

Futuri Fuori dal Coro
La nuova rubrica di SKOPIA che ospita le opinioni di colleghi e colleghe futuristi/e ed esperti/e per accogliere visioni ed interpretazioni diverse da quelle "ufficiali" e per riflettere sulle tematiche attuali sempre con un occhio verso i futuri.


Futuri Fuori dal Coro
La nuova rubrica di SKOPIA che ospita le opinioni di colleghi e colleghe futuristi/e ed esperti/e per accogliere visioni ed interpretazioni diverse da quelle "ufficiali" e per riflettere sulle tematiche attuali sempre con un occhio verso i futuri.
Gli appassionati di longevità vedono l’invecchiamento come un male e le normative esistenti come un ostacolo al progresso. Stanno considerando la creazione di uno stato indipendente in Montenegro, Rhode Island, Honduras o Costa Rica per incoraggiare il biohacking e accelerare l’uso di farmaci anti-invecchiamento non testati.
Lo Stato proposto offrirebbe incentivi fiscali e regolamenti meno rigidi per attirare le aziende biotecnologiche. Questa “Enclave della Longevità” permetterebbe alle persone di accedere volontariamente a farmaci sperimentali che non sono ancora stati dimostrati sicuri o efficaci.
Gli interventi anti-invecchiamento hanno potenziali benefici per la salute, l’economia e la persona, che includono una maggiore durata della vita in buono stato di salute, una riduzione dei costi sanitari, un aumento della produttività, della crescita e dello sviluppo economico e della realizzazione personale.
I rischi e gli effetti collaterali degli interventi anti-invecchiamento possono includere effetti a lungo termine sconosciuti, reazioni avverse, costi finanziari, preoccupazioni etiche, false speranze e dipendenza.
D’altro canto, i sostenitori di uno Stato Libero della Longevità sostengono che i principali vantaggi potenziali includono:
- potenziale di nuove scoperte e progressi nella ricerca sull’invecchiamento e sviluppo più rapido di farmaci anti-invecchiamento;
- maggiore attenzione alla ricerca sulla longevità;
- miglioramento della salute e della qualità della vita;
- crescita economica e creazione di posti di lavoro;
- libertà personale di decidere quanta misura di rischio accettare.
Al di là di questi sforzi estemporanei, il settore della medicina rigenerativa è in grande fermento.
Un promettente studio danese, svolto su 176 centenari giapponesi che godevano di una salute eccezionale, ha scoperto che ceppi distinti di batteri intestinali e virus batterici rappresentano un potenziale fattore chiave per raggiungere lo straordinario traguardo dei 100 anni di vita. Naturalmente la maggior parte delle persone desidererebbe vivere meglio fino a 80-90 anni piuttosto che diventare centenari in condizioni precarie.
L’esercizio fisico, una buona alimentazione e l’impegno sociale e cognitivo possono ridurre il rischio di morte prematura, ma la cosa davvero interessante è che i centenari sono un esempio di invecchiamento sano.
Le intelligenze artificiali stanno mostrando che i centenari (per lo più donne in case di cura) possiedono profili biologici migliori. Sono replicabili sinteticamente? Ricerche più recenti sulla longevità hanno portato allo sviluppo di farmaci senolitici e terapie di sostituzione mitocondriale.
Unity Biotechnology, che gode del sostegno di Jeff Bezos e Peter Thiel, Deciduous Therapeutics, Oisin Biotechnologies e Cleara Biotech sono alcune delle startup impegnate in questo campo. Altos Labs, Mitrix Bio, Cellvie, Stealth BioTherapeutics, Minovia e Yuva Biosciences stanno conducendo studi sui trattamenti per ripristinare o sostituire i mitocondri invecchiati.
Il settore della medicina rigenerativa è così strategico e, ultimamente, così dinamico, per una vasta serie di ragioni (profitti e costi del welfare in primis), che nel 2021 e nel 2022 sono stati raccolti circa 100 miliardi di dollari di finanziamenti, in un periodo di vacche magre per le start up e di altre priorità (pandemia, guerra europea, crisi energetica).
Se qualcuno vuole crearsi una comunità sperimentale a suo rischio e pericolo e senza costi per la collettività, può essere che scopra qualcosa di utile per tutti. Altrove un approccio ideale, però, sarebbe monitorare l’evoluzione della ricerca e sviluppo, informare la popolazione rispetto ai progressi del campo e cominciare a identificare delle località che potrebbero posizionarsi come hub/snodo di longevità e ringiovanimento in tutte le loro dimensioni, dalle più semplici alle più sofisticate, come appunto la medicina rigenerativa.
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