UN PROGETTO DELL’ISTITUTO ANTONIO ZANON DI UDINE
Il progetto “In corsa…. per il futuro”, a cura della professoressa Mirella Roberta Ricci presso l’Istituto tecnico Antonio Zanon di Udine, è arrivato alla sua ottava edizione durante lo scorso anno scolastico.
Questa progettualità è stata presentata nell’ambito del bando emesso dalla Fondazione Friuli e volto a promuovere l’arricchimento dell’offerta formativa perseguendo la finalità di integrare e completare la formazione di studenti e studentesse, attraverso l’acquisizione di ulteriori e più mirate competenze spendibili sul mercato del lavoro, con modalità di apprendimento flessibili che colleghino la formazione in aula con l’esperienza pratica.
Durante l’ultima edizione nel 2021, –skopìa ha preso parte alle attività di progetto portando la Futures Literacy nelle classi quarte dell’istituto accettando la sfida di iniziare a preparare studenti e studentesse a pensare, capire e analizzare possibili futuri.
Premessa: il pensiero anticipante a scuola
Ci troviamo davanti a un interessante paradosso. Da una parte il futuro ci serve, è un elemento costitutivo della nostra natura; sappiamo che le persone ‘senza futuro’ sono persone che vivono condizioni tragiche. Nonostante questa diffusa consapevolezza scopriamo però che non sappiamo come parlare, discutere, articolare il futuro. I futuri di cui si parla sono quasi sempre semplici proiezioni del presente.
La situazione però forse più diffusa è quella dell’incapacità di sviluppare un discorso sensato sul futuro, della difficoltà di vedere e articolare i futuri possibili verso cui stiamo andando. Il coraggio di tenere gli occhi aperti su di un orizzonte di lungo periodo diminuisce, sostituito da disorientamento, sfiducia, tendendo alla chiusura in circoli sempre più stretti. La capacità di aspirare si è rinsecchita.
La prospettiva teorica dell’Anticipazione che sottende il lavoro di -skopìa aiuta a sviluppare le competenze per capire e interrogare il futuro. Queste competenze non si improvvisano, ma richiedono un serio lavoro di formazione teorica e lavoro sul campo, come per qualunque altra forma di competenza. Non sarebbe né ragionevole né responsabile pensare di affrontare tale tema in modo naïve, ingenuo o improvvisato, senza una adeguata preparazione.
Perché le scuole di ogni ordine e grado devono essere esclusivamente orientate al passato? Il punto problematico non è tanto l’orientamento al passato perché la conoscenza di esso è un importante aspetto della propria identità sociale, ma il fatto che tale attitudine, da un punto di vista regolamentare e programmatico, sia quasi esclusiva.
L’ambizione di -skopìa[EDUCATION]® è cominciare un percorso di avvicinamento di studenti, studentesse e insegnanti al pensare in modo più critico e creativo il proprio futuro e quello della società in generale. Ciò permette a studenti e studentesse di imparare a gestirlo, evitando di farsi trovare impreparati come individui e come cittadini: permette anche di lavorare sulle proprie aspirazioni, chiarendole e sviluppandole, rendendosi conto degli ostacoli e delle difficoltà delle scelte da fare.
Nella pratica
Il percorso di Futures Literacy intrapreso dagli studenti e dalle studentesse dell’istituto Zanon si è svolto in due mezze giornate di lavoro e si è posto i seguenti obiettivi:
- introdurre le basi del pensiero prospettico/anticipante;
- vedere i cambiamenti in arrivo;
- aiutare gli alunni a “navigare” l’incertezza dei Futuri;
- visualizzare Futuri collettivi desiderabili attraverso esercizi pratici.
Dopo aver introdotto a studenti e studentesse la teoria dei Futures Studies, le sue origini, i livelli di futuro che si possono esplorare e la complessità legata al principio per cui “vedere non vuol dire capire“, ci si è concentrati sulla spiegazione, analisi e identificazione di cigni neri e wild card.
Questo ultimo passaggio ha permesso lo svolgimento del primo dei due esercizi di futuro in programma: la Ruota dei Futuri.
Identificando un evento anomalo, improvviso ma possibile, quale lo shutdown completo della connessione internet, studenti e studentesse si sono divisi in gruppi di lavoro e si sono impegnati nel riconoscere quali, secondo loro, potessero essere gli impatti di tale evento nei 5 e 10 anni successivi ad esso. La riflessione sugli impatti e le conseguenze ha esplorato gli ambiti politici, economici, sociali, ambientali e tecnologici creando in questo modo una mappa concettuale, un quadro utile, delle implicazioni e delle interrelazioni che la discontinuità posta al suo centro ha sul medio e lungo periodo nei diversi campi di interesse.
In seguito a questo esercizio atto a introdurre un primo strumento di lavoro con i futuri, i partecipanti, divisi in piccoli gruppi, hanno potuto sperimentare anche l’implementazione di un Backcasting.
Visualizzando inizialmente un futuro desiderabile per il Friuli Venezia Giulia nel 2035 ci si è mossi a ritroso nel tempo (con tappe ben precise e necessarie per collegare il futuro al presente) identificando ogni anello che forma le catene attraverso le quali le decisioni e le conseguenti azioni possono portare al raggiungimento di quel particolare futuro inizialmente visualizzato.
Al termine dell’esercizio, in un momento dedicato al debriefing, i vari gruppi hanno esposto il loro lavoro condividendo con tutti le condizioni che si dovranno realizzare in ordine temporale contrario per giungere al futuro desiderato al 2035.
Si potrebbe scrivere ancora molto per dire quanto sia utile per studenti e studentesse affrontare un percorso di questo tipo, di quanto li aiuti ad abbassare i livelli di ansia e incertezza che generalmente si riscontrano in chi inizia a pensare al futuro proprio e/o di una collettività, di come questo li porti a ragionare creativamente e sviluppare un pensiero critico, ma forse la cosa migliore è lasciare spazio alle loro parole così che loro stessi lo possano spiegare:
“…Prendere decisioni in un presente volatile, complesso e incerto come quello attuale richiede il superamento di visioni a breve termine e la ricerca di segnali di futuro nel presente. Questo porta a ipotizzare futuri possibili con riferimento ai quali potranno essere operate le scelte strategiche per imprese, pubblica amministrazione e scuole…”.
” … All’inizio sembrava un percorso molto complicato, ma grazie ad una buona collaborazione tra studenti ed esperti, il lavoro è stato svolto senza riscontrare alcuna difficoltà…”
“… Per concludere ci teniamo a consigliare questo corso in quanto è molto interessante e bene organizzato e dà la possibilità agli studenti di aprire gli occhi su possibili scenari futuri.”