
Futuri Fuori dal Coro
La nuova rubrica di SKOPIA che ospita le opinioni di colleghi e colleghe futuristi/e ed esperti/e per accogliere visioni ed interpretazioni diverse da quelle "ufficiali" e per riflettere sulle tematiche attuali sempre con un occhio verso i futuri.

Futuri Fuori dal Coro
La nuova rubrica di SKOPIA che ospita le opinioni di colleghi e colleghe futuristi/e ed esperti/e per accogliere visioni ed interpretazioni diverse da quelle "ufficiali" e per riflettere sulle tematiche attuali sempre con un occhio verso i futuri.
Mercati predittivi: come cambiano le regole della previsione con l’emergere di nuove forme di previsione online?
Mercati predittivi e scommesse.
La previsione strategica sta davvero diventando una pratica redditizia?
Le piattaforme online come Kalshi e Polymarket stanno ridefinendo il concetto di previsione, permettendo agli utenti di scommettere sull’esito di qualsiasi evento futuro: dall’andamento politico al verificarsi di fenomeni meteorologici estremi.
Questi strumenti non si limitano alle scommesse tradizionali, ma funzionano come ”empori” finanziari in cui si acquistano e vendono “quote” legate a eventi futuri. Il loro funzionamento trasforma la previsione in una pratica accessibile e potenzialmente redditizia, estendendo la logica finanziaria ben oltre il campo azionario.
Lo conferma il fatto che i dati da Polymarket e Kalshi vengono oggi inclusi anche nelle previsione di Perplexity AI, un motore di ricerca basato su intelligenza artificiale, che nel corso del 2024 ha introdotto funzionalità finanziarie, permettendo agli utenti di consultare prezzi azionari in tempo reale, dati sugli utili aziendali e strumenti di analisi finanziaria di base.
È una trasformazione radicale nel modo in cui si investe e si scommette sull’esito di eventi futuri, che supera i modelli tradizionali dei bookmaker, grazie all’integrazione di strumenti finanziari regolamentati e tecnologie decentralizzate basate su blockchain.
Dal Kalshi a Polymarket, il mondo delle scommesse sta trasformando la previsione Strategica
Kalshi, in quanto mercato riconosciuto e autorizzato da organi di vigilanza statunitensi, offre una struttura trasparente e sicura per negoziare contratti su eventi, rendendo le previsioni accessibili e affidabili anche attraverso broker diffusi.- Polymarket, invece, sfruttando i vantaggi delle criptovalute, abbassa ulteriormente le barriere d’ingresso e favorisce la partecipazione di una platea ampia e diversificata, garantendo tracciabilità e sicurezza tramite blockchain.
Il prezzo di ciascuna quota rappresenta la probabilità, valutata dalla collettività degli utenti, che un determinato evento si realizzi. Le oscillazioni di prezzo riflettono in tempo reale le variazioni nelle aspettative e nelle informazioni disponibili.
In questo modo, il mercato diventa uno strumento dinamico e trasparente per misurare l’incertezza, consentendo una visione aggiornata e condivisa delle probabilità associate a scenari futuri.
Questi mercati premiano la capacità di analizzare accuratamente le informazioni piuttosto che la fortuna, incentivando l’uso di conoscenze e analisi approfondite. I partecipanti che dispongono di informazioni non ancora diffuse influenzano i prezzi, integrando rapidamente nuovi dati nel sistema. Si crea così un termometro collettivo che misura l’incertezza e incorpora segnali informativi in modo estremamente efficiente, offrendo una rappresentazione aggiornata e condivisa delle aspettative sociali.
Un futuro all’insegna di una economia della “credibilità”
Il fulcro di questa trasformazione risiede nell’idea che il modo più efficace per discernere la verità dal rumore sia incentivarla economicamente. La recente partnership tra Polymarket, la più grande piattaforma di previsione decentralizzata, e X (ex Twitter) è emblematica di questa tendenza. L’integrazione mira a inserire le probabilità di mercato direttamente nel flusso informativo, arricchendole con le analisi contestuali dell’intelligenza artificiale Grok.
In questo modello, ogni dichiarazione pubblica, ogni promessa politica o ogni annuncio aziendale può essere trasformato in un contratto negoziabile. Il risultato è la nascita di un'”economia della credibilità”: la reputazione cessa di essere un concetto astratto per diventare un punteggio di accuratezza storica, misurabile e con conseguenze finanziarie dirette.
L’adozione di questi mercati comporta importanti trasformazioni nel modo in cui si produce e si valuta l’informazione. Come detto, chi diffonde previsioni errate o notizie non fondate subisce perdite economiche, mentre l’accuratezza viene premiata sia finanziariamente sia reputazionalmente. Questo meccanismo può costituire una barriera efficace contro la disinformazione, stimolando la diffusione di analisi fondate e verificabili. Se un esperto o influencer sovrastima le probabilità di default di un Paese, la correzione di prezzo sul mercato erode immediatamente la sua reputazione monetizzata.
Mercati predittivi: come governi e aziende possono sfruttare questi nuovi strumenti
Al contempo, governi e aziende possono utilizzare questi mercati come strumenti per monitorare in tempo reale le opinioni e le aspettative su temi cruciali.
Immaginiamo accanto a ogni notizia un indicatore di probabilità in continuo aggiornamento, che altera il ciclo informativo e la percezione pubblica del rischio. Aziende, città e perfino singoli individui potrebbero impiegare questi contratti come copertura finanziaria contro inflazione, eventi climatici estremi o minacce informatiche, creando nuovi ecosistemi assicurativi decentralizzati.
L’espansione di questi mercati suggerisce scenari futuri in cui la capacità di valutare il rischio e la credibilità diventa una competenza cruciale. In un contesto globale sempre più incerto, la possibilità di scambiare rischio e di monetizzare l’informazione potrebbe ridefinire i processi decisionali di aziende, governi e cittadini. Combinando le piattaforme con la potenza analitica dell’intelligenza artificiale, capace di sintetizzare in tempo reale enormi volumi di dati e di identificare bias, e alla “saggezza della folla” che aggrega le intuizioni di migliaia di individui, si delinea un sistema predittivo più rapido, dinamico e potenzialmente più accurato rispetto ai tradizionali strumenti di analisi economica e finanziaria.
Non serve dire che la progressiva fusione fra gioco, investimento e previsione, che va necessariamente ad ampliare la base utenti, solleva ovvi interrogativi etici e sanitari legati alla dipendenza; ci si sta perciò chiedendo fin dove spingersi. Come si gestisce accortamente un processo inesorabile di questo tipo, bilanciando innovazione, protezione dei consumatori e tutela della stabilità sistemica?
Il rischio: la normalizzazione del gioco d’azzardo e alcune distorsioni
Senza adeguate salvaguardie, questa dinamica rischia di normalizzare il gioco d’azzardo, amplificare le disuguaglianze informative e trasformare la governance democratica in una competizione di capitali sulle aspettative future.
Chi ha più soldi può influenzare fortemente i risultati, spingendo le probabilità nella direzione che preferisce e guadagnando un vantaggio che si rafforza nel tempo. Decisori con grande visibilità – governi, fondi sovrani, giganti tech – possono sfruttare piccole quantità di capitale per segnalare fiducia o panico, innescando reazioni mediatiche sproporzionate.
Ed inoltre le regole che stabiliscono quali previsioni siano considerate più accurate vengono decise dalle stesse piattaforme, e se non sono trasparenti possono introdurre nuovi tipi di distorsione, sostituendo il vecchio pregiudizio umano con quello degli algoritmi.
Conclusioni: un gioco per ricchi e potenti?
Non tutti possono infine partecipare davvero, perché chi non ha abbastanza denaro resta escluso dal gioco e può solo osservare le previsioni fatte da altri. Per questo, il principio secondo cui il prezzo migliore corrisponde sempre alla previsione migliore funziona solo se si pongono dei limiti, come tetti sugli investimenti, mercati di prova senza denaro reale e controlli indipendenti sui sistemi di valutazione, così da evitare che pochi attori accumulino troppo potere e trasformino la reputazione in una risorsa dominata da pochi.
Se tutti gli accorgimenti del caso saranno adottati, intravedo quindi un futuro in cui la velocità, la trasparenza e la capacità adattiva di questi nuovi ecosistemi metteranno sotto pressione i metodi consolidati. L’innovazione predittiva guidata da tecnologia, intelligenza collettiva e dati in tempo reale potranno ridefinire profondamente il modo in cui comprendiamo e anticipiamo il futuro, con conseguenze dirette sulla competitività, la resilienza e la tempestività nelle decisioni strategiche.