Cosa sono le Incertezze Autentiche? - SKOPIA Anticipation Studies Blog

Cosa sono le Incertezze Autentiche?

Nell’Anticipazione praticata da -skopìa utilizziamo spesso l’aggettivo “autentico”. Non è certo un modo per dare giudizi di valore o per esprimere una valutazione o un apprezzamento.

Al contrario: il termine “autentico” viene utilizzato nella nostra interpretazione come aggettivo per marcare l’appartenenza di un concetto ad una o all’altra categoria di eventi, situazioni o sistemi.

Parliamo di “futuri autentici”, per distinguerli da quelli “inautentici”, che non sono per questo meno importanti o di minor valore, ma sono semplicemente fenomeni che hanno un’altra natura e attributi diversi. Ne riparleremo su queste pagine.

Oggi invece ci soffermiamo sull’idea di “incertezza autentica”. Per definirla in modo più intuitivo proviamo a confrontare le incertezze ai rischi, che sono due concetti per molti versi affini all’interno degli Studi sui Futuri.

La principale differenza tra rischio e incertezza è che il rischio è calcolabile perché gli eventi che presentano rischi hanno una distribuzione nota in senso statistico. Non siamo in genere in grado di prevedere i singoli eventi, ma la loro distribuzione è nota. Gli eventi incerti, invece, non hanno una distribuzione nota.

Ai rischi si può dunque applicare il calcolo di probabilità, alle incertezze non lo si può fare. Il nostro assunto è tuttavia più forte: gli eventi autenticamente incerti sono tali che nessun aumento delle informazioni disponibili permette di trattarli come un rischio (cioè, secondo la logica, le categorie, i “sensori” del risk management reattivo). L’incertezza degli eventi autenticamente incerti è strutturale e non dipende dalla mancanza di informazioni.

Distinguiamo dunque tra l’incertezza derivante da una conoscenza incompleta, l’incertezza epistemica, e l’incertezza insita nel sistema o incertezza ontologica. La conoscenza incompleta è una sorta di rischio, mentre l’incertezza strutturale o autentica è un’altra cosa. Il rischio e l’incertezza autentica si riferiscono a due diverse classi di eventi. Non c’è un confine attraversabile tra di loro. Le incertezze autentiche non sono riducibili a rischio.

La stragrande maggioranza degli eventi futuri è autenticamente incerta, nel senso sopra descritto. Solo una piccolissima minoranza di eventi futuri può essere gestita mediante valutazioni di probabilità.

Una constatazione oggettiva: il futuro non fornisce dati o almeno non siamo ancora in grado di comprenderli. Tutti i dati che normalmente utilizziamo per fare previsioni su qualsiasi tipo di disciplina provengono dal passato e sono generalmente di scarsa utilità e meno significativi nel medio-lungo periodo. Abbiamo una generale propensione ad attribuire valore alle informazioni (o meglio, oggi: ai dati) proprio perché riducono l’incertezza e di conseguenza siamo propensi a considerare l’incertezza “scomoda”.

L’informazione ha acquisito un’altissima considerazione nella nostra epoca perché è fonte di controllo e di potere sia nel comprendere il passato sia nel tentare di capire cosa potrebbe accadere.

Il “grado di incertezza” è peraltro variabile nel tempo, dipende dal fatto che il sistema considerato sia più o meno chiuso (o più o meno aperto) ed è influenzato da condizionamenti cognitivi o culturali (bias) con cui osserviamo e interpretiamo l’oggetto o il processo che “diffonde” incertezza.

Quando rimaniamo a livelli bassi e stabili, siamo ancora in una zona di comfort più prevedibile, sulla cui evoluzione pensiamo di poter esercitare un maggiore controllo.

Il livello di complessità in cui la capacità dei futuristi trova il suo campo d’azione è però costitutivamente il livello più alto, quello dell’incertezza autentica. Non è una questione di potere e controllo: nell’Anticipazione si cerca semplicemente di “vedere” le cose come saranno, di esplorarle, di percepire i cambiamenti e le tendenze, creando un sottile flusso di nuove informazioni per prendere decisioni intelligenti nel presente, che influenzino in modo desiderabile il corso degli eventi futuri.

Per un’applicazione del concetto di “incertezze autentiche” al mondo del risk management si può leggere questo articolo sul Risk Management Anticipante, pubblicato su Risk Management News n. 76 del 6 settembre 2021 dal titolo Il RM anticipante per capire i rischi sistemici. 

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Fonti bibliografiche

Furlanetto, A.; Poli, R., Anticipatory Risk Management in Poli R. (editor) «Handbook of Anticipation», Springer Cham. 2018

Antonio Furlanetto
Antonio Furlanetto
Dopo la laurea in Germanistica presso la facoltà di Trieste (ma anche Berlino e Lubiana) ha conseguito il Master in Diritto delle Responsabilità Civili presso l'Università di Genova, specializzandosi poi nel problem solving transnazionale e nella risoluzione dei conflitti culturali. Ha frequentato il Master in Previsione Sociale presso l'Università di Trento. Quando approda in -skopìa porta con sé oltre vent'anni di esperienza professionale nel settore delle assicurazioni (sinistri internazionali, fino al ruolo di country manager), nel risk manager (è socio di ANRA) e nel business aziendale per contribuire alla costruzione dei prodotti dedicati alle imprese e alle amministrazioni pubbliche.