La diversità di approcci per arrestare e invertire l'invecchiamento

La diversità di approcci per arrestare e invertire l’invecchiamento

Stato dell’arte sulle iniziative per la longevità

Mutamento delle percezioni e progressi nell’invecchiamento 

A inizio ottobre, più di 100 esperti hanno firmato la Dichiarazione di Dublino sulla longevità, chiedendo uno sforzo globale per affrontare l’invecchiamento e le malattie legate all’età. La dichiarazione sottolinea l’importanza della ricerca e dello sviluppo per trovare interventi efficaci per rallentare o invertire il processo di invecchiamento. Invita alla collaborazione e alla condivisione delle conoscenze tra scienziati, ricercatori, politici e organizzazioni per accelerare i progressi nella ricerca anti-invecchiamento. 

L’Economist suggerisce che l’idea di vivere oltre i 100 anni, o addirittura fino a 120, stia diventando sempre più plausibile grazie ai progressi della ricerca sulla longevità. 

La geroscienza (scienza dell’invecchiamento), a differenza della medicina tradizionale, non si occupa di curare le malattie legate all’età una dopo l’altra, con conseguente diminuzione dei rendimenti dell’aspettativa di vita in salute.  

Questa nuova disciplina, attenendosi al principio che prevenire è meglio che curare, mira ad aumentare la durata della vita in buona salute e la durata della vita complessiva come effetto collaterale della buona salute.  

Ciò comporterebbe risparmi immensi per la salute pubblica. Però gli investimenti pubblici in questo settore, almeno negli USA, sono ancora meno dell’1% di quelli destinati alla ricerca contro il cancro.  

Ricerca e terapie di ringiovanimento

La Fondazione Longevity Escape Velocity (LEVF) sostiene e finanzia la ricerca sull’antinvecchiamento, con un progetto principale che testa diverse combinazioni di interventi per il prolungamento della vita nei topi. 

Il concetto di “velocità di fuga della longevità” del biogerontologo britannico Aubrey de Grey indica un futuro in cui per ogni anno che si invecchia, le terapie ce ne restituiscono come minimo uno, in salute, in modo tale che chi oggi ha 50 anni ed è in buona salute potrebbe guadagnare un bonus di 30 anni di vita supplementare grazie alle prossime scoperte (e quindi arrivare a vivere 110-120 anni relativamente in forma); anche grazie all’assistenza dell’IA.  

De Grey, convinto che il nostro corpo non ha una data di scadenza, promuove “SENS” (Strategies for Engineered Negligible Senescence), che si concentra sulla riparazione dei danni nel corpo come risultato dei normali processi metabolici. 

La Genetica dell’invecchiamento

Un approccio diverso, ma complementare e sovrapponibile, prevede lo studio della genetica dell’invecchiamento e l’identificazione dei geni che influiscono sul processo di invecchiamento, a fini preventivi. 

Di fatto, poiché nessuno è certo di aver trovato la strada maestra, si stanno studiando una varietà di metodi per la manipolazione dei processi biologici associati all’invecchiamento, tra cui la restrizione calorica, i potenziali benefici di farmaci esistenti, il ringiovanimento cellulare e la parabiosi. 

La parabiosi

La parabiosi è una procedura medica sperimentale in cui due organismi viventi condividono una circolazione sanguigna, in modo che il sangue possa fluire da un organismo all’altro. È la logica di fondo dei vampiri e alcuni studi hanno indicato che *potrebbe* avere effetti benefici sull’organismo più anziano, come la rigenerazione dei tessuti o l’aumento della longevità. Si sta indagando anche la possibilità che possa dimostrarsi utile contro il cancro.  

La riprogrammazione epigenetica

La riprogrammazione epigenetica, che modifica l’espressione genica e il comportamento cellulare per invertire gli effetti dell’invecchiamento, è forse l’area più promettente (e meglio finanziata) della ricerca sulle terapie di ringiovanimento. Ci saranno piccole aziende emergenti all’avanguardia nello sviluppo di terapie di riprogrammazione di prima generazione, mentre le realtà biotech più grandi le perfezioneranno in terapie di seconda generazione. 

I test epigenetici a domicilio per determinare l’età biologica sono in aumento, con il loro potenziale per motivare abitudini più sane. 

Queste sono le otto aziende leader nel settore delle biotecnologie anti-invecchiamento: Altos Labs, clock.bio, Genflow Biosciences, Life Biosciences, New Limit, Rejuvenate Bio, Retro Biosciences e Rubedo Life Sciences. Utilizzano tecnologie avanzate come la riprogrammazione epigenetica e la terapia genica per combattere l’invecchiamento e le malattie legate all’età. 

Ciascuna azienda ha obiettivi distinti e si concentra su percorsi specifici, tra cui il ripristino della salute delle cellule, l’utilizzo delle cellule staminali per le malattie legate all’età, la terapia genica per rallentare l’invecchiamento e lo sviluppo di terapie per invertire le condizioni legate all’età. 

Investimenti nel settore 

La ricerca della longevità ha attirato lo scorso anno oltre cinque miliardi di dollari di investimenti in aziende collegate in tutto il mondo. 

Miliardari del settore tecnologico come Larry Page, Peter Thiel, Mark Zuckerberg, Jeff Bezos e Bryan Johnson stanno investendo in aziende di estensione della vita. 

Sam Altman, CEO di OpenAI, ha investito 180 milioni di dollari in Retro Biosciences, una startup che mira ad aggiungere 10 anni alla durata media della vita umana, mostrando fiducia nel potenziale delle scoperte anti-invecchiamento. 

I media spesso confondono i diversi aspetti delle attività legate all’invecchiamento, concentrandosi più sui finanziatori famosi e ricchi che sui meriti delle attività. 

Thymmune Therapeutics ha ricevuto un finanziamento federale USA di 37 milioni di dollari per un progetto volto a ripristinare la funzione del timo, una parte cruciale del sistema immunitario. Il declino della funzione del timo con l’età porta a un indebolimento del sistema immunitario e a una maggiore suscettibilità alle malattie. 

La Fondazione Hevolution, in Arabia Saudita, ha stanziato 20 miliardi di dollari in finanziamenti no-profit per la ricerca genomica mirata alla possibile inversione del processo di invecchiamento, con l’intenzione di distribuire circa 1 miliardo di dollari all’anno a livello globale. 

Approfondimenti 

Per gli individui di 40 o 50 anni che godono di buona salute, è difficile determinare l’efficacia di approcci specifici al trattamento dell’invecchiamento in un arco di tempo ragionevole, a causa del lungo tempo necessario per ottenere risultati. 

A dispetto di quel che si legge su quotidiani e periodici, l’obiettivo finale sono tecniche (inclusi vaccini) per il prolungamento della vita (LEV), non la vera immortalità. 

Le Olimpiadi del Ringiovanimento  

Le Olimpiadi del Ringiovanimento, lanciate dal milionario della tecnologia Bryan Johnson, permettono ai partecipanti di competere sul rallentamento della propria “età biologica”. 

Johnson, con tutti i milioni di dollari spesi, si piazza per il momento solo al settimo posto. Un partecipante ha 79 anni. 

Potenziale impatto dell’allungamento della vita 

L’allungamento della vita potrebbe trasformare la vita lavorativa, l’età pensionabile, le dinamiche familiari e intergenerazionali, le strutture sociali e la distribuzione della ricchezza. 

Stiamo per entrare in un’epoca di sovrabbondanza di energia (rinnovabili classiche, nuovo nucleare, fusione, geotermia avanzata, solare spaziale, ecc.) e di intelligenza (IA): perché rifiutare il dono della sovrabbondanza di anni di vita in buona salute?

FONTI: 

The Dublin Declaration: Leading Scientists Call For Global Drive To Stop Aging, Forbes, 4 October 2023 

In search of forever, The Economist, 30 September 2023 

Living to 120 is becoming an imaginable prospect, The Economist, 28 September 2023 

Saudi Princess: Inside the Kingdom’s billion-dollar project to extend human lifespan, Al Arabiya, 28 September 2023 

Ageing bodies need to get rid of decrepit cells, The Economist, 25 September 2023 

New Epigenetic Clocks May Confirm Extreme Age, The Scientist, 8 September 2023 

What’s New In Longevity? With Martin O’Dea, Forbes, 10 August 2023 

Sam Altman invested $180 million into a company trying to delay death, MIT Technology Review, 8 March 2023 

Scientists Have Reached a Key Milestone in Learning How to Reverse Aging, Time, 12 January 2023 

 

Stefano Fait
Stefano Fait
Stefano Fait è un analista di previsione strategica con un talento per l’Open Source INTelligence e la costruzione di scenari strategici. Usa metodi quantitativi e qualitativi e ricerca analiticamente connessioni tra concetti, eventi e processi, coltivando però anche la capacità di intuizioni profonde.