La tua azienda ha bisogno di un futurista? - SKOPIA Anticipation Studies Blog

La tua azienda ha bisogno di un futurista?

La tua azienda ha bisogno di un futurista? Proviamo insieme a rispondere a questa domanda cercando di capire come un professionista di futuro può fare la differenza nella governance aziendale

Come capire se la tua azienda ha bisogno di un futurista?

Partiamo da un presupposto: qualunque azienda che voglia essere competitiva e al passo coi tempi avrebbe bisogno, oggigiorno, del supporto di un professionista di futuro. 

Esistono anche dei momenti nella vita di un’azienda in cui, più che in altri, c’è bisogno di rivolgersi ad un professionista di futuro, sia in qualità di consulente esterno che di formatore per risorse interne all’azienda, che possano sviluppare le competenze necessarie ad avere il giusto approccio ai futuri:

  • quando bisogna affrontare importanti trasformazioni aziendali
  • in momenti di crisi interna o legata all’andamento dei mercati
  • per organizzare un nuovo asset aziendale 
  • per comprendere i grandi cambiamenti che incombono e preparare l’azienda a governarli o ad adattarsi e renderla così più resiliente

In un’epoca caratterizzata da incertezza e grandi cambiamenti, la capacità di guardare ai futuri possibili in maniera ottimista e soprattutto sapendo di avere le competenze e le risorse necessarie per affrontare qualunque scenario dovesse presentarsi, e magari anche di avere la capacità di costruirsi futuri preferibili, è un vantaggio da non sottovalutare, che può davvero fare la differenza tra il successo e il fallimento di un’impresa. 

Questo è particolarmente rilevante per le aziende che devono affrontare gli andamenti altalenanti del mercato, l’introduzione di innovazioni tecnologiche, le incertezze della situazione geopolitica e tante altre questioni strategiche sul medio e lungo termine. Non è un caso infatti che le più grandi multinazionali si siano dotate già da tempo di un reparto interno di Previsione Strategica e che la Comunità Europea abbia fatto lo stesso, istituendo nel 2019 una vicepresidenza della Commissione e un dipartimento ad hoc per lo Strategic Foresight.

In generale, i momenti di transizione sono i più rischiosi perché, più di altri, rappresentano quelli in cui gettare le basi per costruire futuri auspicabili: in queste fasi è indispensabile sapere su cosa investire, avere dei piani strategici che permettano di capire cosa è realmente importante, intercettare i segnali che anticipano cambiamenti più o meno significativi. 

Un futurista è in grado di fare questo e molto altro, contribuendo non solo a far restare a galla, ma a far letteralmente fiorire un’azienda. 

I futuristi nelle grandi multinazionali 

L’interesse da parte delle aziende verso l’Anticipazione e gli Studi di Futuro è andato aumentando nell’ultimo decennio, ma ci sono società illuminate che utilizzano esercizi e strumenti di futuro da molto più tempo

Un esempio su tutti è quello della Shell, la prima azienda privata ad utilizzare già negli anni Settanta l’Anticipazione e in particolare il metodo di costruzione di Scenari Strategici per comprendere quali possibili futuri l’aspettavano nel mercato dell’Oil&Gas e prepararsi a diversi scenari, appunto, cosa che permise alla compagnia di affrontare positivamente la crisi energetica del 1973. 

Il ruolo dei futuristi in azienda

Dagli anni Settanta ad oggi molte cose sono cambiate: l’interesse per gli Studi di Futuro è senza dubbio aumentato, tuttavia non è ancora del tutto chiaro quale debba essere il ruolo del futurista in azienda.

Troppo spesso il lavoro del professionista di futuro viene assimilato a quello di un pianificatore che debba aiutare l’azienda nella fase di redazione dei suoi piani industriali, basati sulla previsione di futuri statisticamente più probabili. 

L’orizzonte in cui si muove un futurista invece è ben diverso e non solo perché lavora su un arco temporale più lungo, nell’ordine non di anni ma di decenni. Il compito del futurista in azienda consiste anche nel “rovesciare” alcuni schemi, mettere in discussione miti, credenze e modalità di pensiero che limitano i decisori nella loro capacità di fare scelte efficaci per l’azienda. Lavorare con il futuro implica il ricorso alla capacità di mettere in discussione i propri pattern di pensiero e azione, gli stessi che di solito vengono utilizzati per la redazione dei piani di sviluppo aziendale a breve e medio termine. 

Tutto questo lo si può fare solo attraverso strumenti e metodi ad hoc, padroneggiati da un futurista esperto, con competenze trasversali e conoscenze che vanno dall’analisi dei trend e megatrend all’esplorazione di scenari e cambiamenti, utilizzando anche il pensiero sistemico e l’intelligenza creativa. L’obiettivo dell’Anticipazione infatti non è fare previsioni statistiche ma di utilizzare anche le previsioni quantitative (forecasting) per focalizzare meglio cosa accadrà in futuro per immaginare diversi scenari che potrebbero o non potrebbero verificarsi, preparandosi ad affrontare ogni situazione con la giusta strategia. 

Applicare tutto questo alla governance aziendale permette davvero ad un’azienda di prepararsi ai futuri con mente aperta, affinando il pensiero divergente e allenandosi a cogliere anche quei segnali impercettibili che potrebbero indicare un cambiamento in una certa direzione, preparandosi per tempo ad affrontarlo con le giuste strategie, assicurandosi il successo. 

Che ne pensi?

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Team Skopia
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